Le Langhe, entrate ufficialmente nel Patrimonio dell’Umanità Unesco sono un territorio ricco di cultura eno-gastronomica, storia e ricchezze paesaggistiche. Le sue colline si colorano di terra bruciata e rosso con il foliage d’autunno, diventano un grande polmone verde, con i grappoli che brillano al sole, e i profumi della vite, in estate. Ad accrescere il fascino di questi luoghi, ci sono i numerosi interventi di arte contemporanea nelle Langhe, la poesia di Valerio Berruti, le opere di land art, e i numerosi salotti culturali.
La poesia di Valerio Berruti
Chi è Valerio Berruti
Nato ad Alba nel 1977, Valerio Berruti è oggi uno degli artisti italiani più apprezzato anche oltreoceano. Artista poliedrico, essenziale e poetico. Soggetto preferito di Berruti è il mondo dell’infanzia, con i suoi affetti e i suoi ricordi. Il disegno è il suo mezzo espressivo principale, insieme alla scultura e l’affresco su Juta.
Già da ragazzo Valerio Berruti si appassiona all’arte, frequenta il liceo artistico, poi si iscrive al DAMS, a Torino, dove si laurea in Critica d’Arte. Subito dopo il Liceo, grazie alla sua perseveranza e alla sua dedizione al lavoro, riesce nell’impresa, che è una bellissima storia, di acquistare e restaurare una chiesa nel centro di Verduno. Dal 1995 questa diventerà la sua casa e il suo studio.

Il legame di Berruti con le Langhe
Un legame forte quello di Berruti con le sue Langhe, tanto forte che l’artista, anche se è spesso in giro per il mondo per i suoi progetti, vive ancora qui. «Non puoi scegliere dove nasci ma puoi scegliere dove morire». Non vive più nella chiesa, che è rimasta il suo Atelier, ma in una villetta su di una collina, circondata da vigneti, tra cui quello del suo Pelaverga che ogni anno permette a Berruti di produrre 500 bottiglie da bere con gli amici. «Cercavo un posto da risistemare per farci il mio studio e ho trovato una brutta villetta, ma è bastato osservarla da lontano al tramonto per innamorarsi». Una casa immaginata, progettata e realizzata con amore. Fatta di pietra arenaria, una roccia composta di tanti piccoli granuli compressi della dimensione della sabbia. Come un castello di sabbia in una fiaba.
Le opere di Berruti: arte contemporanea nelle Langhe perfettamente integrata nel territorio
Le opere di arte contemporanea nelle Langhe di Berruti abitano le colline. Le osservano, le custodiscono, le proteggono. E’ una dichiarazione di empatia che trova la sua manifestazione nelle perfetta integrazione con il territorio, la natura, le sue luci. L’opera si completa nel territorio.
Le opere a Verduno
La Chiesa Atelier
Un luogo spirituale, più per la dimensione umana che per quella religiosa. E’ qui che nascono i suoi lavori, è qui che Berruti lavora per anni con la porta sempre aperta al mondo esterno curioso. Salendo per le strette vie di Verduno, in alto vicino al belvedere, si arriva all’ex Chiesa di San Rocco. La facciata ha le tinte pastello un po’ scolorite e un grande portone di legno. Due sculture ai lati dell’ingresso, raffiguranti due bambine a braccia aperte accolgono i visitatori. Sulla loro sommità, due statue, sempre a soggetto infantile, sorvegliano pacatamente il portone. Per le strade di Verduno sono diffuse delle immagini coordinate ai principali luoghi del paese.
Per Verduno, per l’ospedale diventato Covid Hospital, “L’abbraccio più forte“, un progetto iniziato durante il lockdown: per incentivare i finanziamenti al nuovo ospedale di Verduno, diventato Covid Hospital nei mesi passati, ha deciso di omaggiare i donatori con dei disegni appositamente creati per l’occasioni, raccolti poi in un flipbook edito da Gallucci editore.



Frammenti, l’opera Monumentale a Monticello d’Alba
L’opera è stata realizzata nel 2019 in occasione dell’iniziativa “Bando Distruzione” della Fondazione CRC per il miglioramento del contesto urbano e paesaggistico. 100 bassorilievi, 100 formelle realizzate da Berruti rivestono il muro di contenimento in cemento armato sotto al Castello. L’opera simboleggia la frammentazione dell’essere umano colto nel momento più fragile, quello dell’infanzia. Un’opera che vive in costante interazione con gli agenti atmosferici e con l’edera, che cresce da anni su questa parete. Un ponte con la comunità, con gli abitanti di Monticello, che sono chiamati a prendersi cura dell’opera potando l’edera per rendere le formelle e i bambini sempre visibili. Un monito all’uomo che troppo spesso non si rende responsabile del bene pubblico. L’arte “distrugge” il brutto in favore del bello.



Arte contemporanea nelle Langhe, tra i vigneti: la collaborazione con i Ceretto
Valerio Berruti inizia una collaborazione con la terza generazione dei Ceretto, pregiata cantina vitivinicola con una storia che parte nel 1930. Attenti ai linguaggi contemporanei come medium per valorizzare ancora di più il territorio, da anni scelgono contesti simbolici dove calare opere e oggetti di bellezza. “Un’opera artistica legata all’ambiente in cui è stata realizzata è un segno tangibile e duraturo, costituisce un dono a un luogo che ne viene per sempre mutato e arricchito”.
Le opere di Berruti presso la Cantina Bricco Rocche
Presso la Cantina Bricco Rocche, uno dei Cru più pregiati a Castiglione Falletto, e una delle cantine della Famiglia Cerreto, si trovano diverse opere di Berruti. Nel 2000 i Cerreto hanno restaurato e ammodernato la cantina: sotto terra, per ampliare gli spazi dove riposa il Barolo, e verso il cielo, ereggendo il Cubo, un progetto architettonico che offre una vista a 360 gradi sulle vigne. E’ qui che nel 2013 sono stati esposti dieci grandi affreschi di Berruti, che compongono l’opera “Ognjen”, raffiguranti un bambino che voltandosi su stesso interagisce con lo sguardo dello spettatore. Ma Berruti qui interviene con altre due opere, appositamente pensate per il luogo.

“Ovunque proteggimi”
All’entrata della cantina, il cancello di acciaio ritrae due figure infantili unite in un abbraccio. Le sottili volute sinuose del cancello lasciano la vista sulla vigna, ad includere i visitatori. Una scultura mobile, pensata per delimitare – o proteggere. Guardare il paesaggio delle Langhe attraverso le sagome di due bambini accovacciati a contemplare.
“Dove il cielo s’attacca alla collina”
Nel vigneto, in corrispondenza dei punti cardinali, quattro lastre in ferro alte 2 metri compongono l’opera. Il titolo, che incarna perfettamente il gioco suggerito dalle sculture, è una citazione di Beppe Fenoglio, tratta dal “Il Partigiano Johnny”. Ogni stele è incisa con una figura infantile, è come se ci immergessimo nel paesaggio, osservandolo dagli occhi di un bambino.





Altri interventi di arte contemporanea nelle Langhe ad opera di Berruti
La giostra di Nina
Un corto suggestivo e poetico, con le musiche di Ludovico Einaudi, racconta la storia di Nina, piccola giostraia costretta a lavorare dal nonno arcigno e Geppo, un ragazzone dall’animo fragile e infantile che desidera fare un giro sulla giostra, ma non può e per questo crea turbamento tra gli altri clienti. Una storia tratta da un racconto di Filippo Bessone che affronta con grande leggiadria temi molto attuali quali la paura del diverso, l’inclusione, e lo fa cancellando la distanza tra adulti e bambini. Ad accompagnare quest’opera una giostra vera e propria che Berruti ha installato nella chiesa di San Domenico ad Alba, e alla Venaria Reale successivamente. A grandezza naturale (7 m di diametro), con uccellini al posto dei cavalli, su cui grandi e piccoli hanno potuto divertirsi a salire: il simbolo di un’infanzia che finisce, ma che non va mai dimenticata.

Arte Contemporanea nelle Langhe: da Berruti all’arte di Tremlett
Le opere di Valerio Berruti non sono le sole ad arricchire il panorama artistico e culturale delle Langhe. Questo territorio permette di ammirare interventi artistici contemporanei di diverso genere tra i suoi comuni e sul territorio.
L’amore di Tremlett per le Langhe e gli interventi
Artista inglese, David Tremlett, è diventato famoso per i suoi wall-drawing e per le particolari pennellate stese col palmo della mano. Famose le sue opere in tutto il mondo, le realizza sui muri di musei, chiese, spazi pubblici o dimore private. Quando visita le Langhe ne rimane affascinato. E anche in questo caso è la famiglia Ceretto che negli anni ’90 da inizio ad una collaborazione con l’arte contemporanea. Alla fine degli anni ’90, Bruno Ceretto, patriarca della famiglia che produce barolo tra i più rinomati, decide di restaurare la Cappella della SS. Madonna delle Grazie, di proprietà della famiglia e mai consacrata. Decide di chiamare due artisti di fama internazionale, David Tremlett e Sol LeWitt, artista americano, che interverranno rispettivamente all’interno e all’esterno. “In cambio dell’allestimento della vecchia casa a forma di cappella, mai consacrata, avrebbero ricevuto vita natural durante una bottiglia del prezioso vino a testa, ogni settimana”. Oggi famosa come la Cappella del Barolo, riconoscibile dalle colline circostanti, i suoli colori si armonizzano perfettamente con la natura.




Chiesa colorata di Coazzolo
Nelle colline del Moscato astigiano, Tremlett nel 2017 realizza la facciata della chiesetta della Beata Maria Vergine a Coazzolo. La tecnica è sempre quella del wall drawing. Tremlett utilizza 3 colori, complementari con quelli della natura delle Langhe: terra di siena per il corpo dell’edificio, giallo per l’atrio del porticato e verde oliva per il basamento e la sacrestia.

Ex Oratorio di San Michele, Serravalle Langhe
Nata su iniziativa del Comune con la Fondazione CRT, la collaborazione vede il recupero dell’ex Oratorio di San Michele a Serravalle Langhe. Questa volta gli affreschi del 1400 interagiscono con la visione dell’artista inglese, che ha affidato al suo braccio destro Dotta la realizzazione dell’intervento a causa delle restrizioni Covid 19.

Il monastero del Relais San Maurizio
La terza opera si trova all’interno di un relais di lusso, a Santo Stefano Balbo, prima monastero cistercense, ed è stata realizzata in occasione dei 400 anni del monastero. L’artista si è ispirato agli affreschi di Giotto, Piero della Francesca e Mantegna, e ha utilizzato dei pannelli di cartongesso, dando vita ad un contrasto incredibile con le volte affrescate.

Tra le colline delle Langhe si incontrano altri due famosi interventi d’arte. Il famoso Big Bench Project di Chris Bangle e le sue panchine giganti, per la condivisone e il relax, e la Vigna dei Pastelli a Coazzolo, un percorso lungo 180 metri, immerso tra una vigna di matite giganti, che porta sulla cima della collina.
Salotti culturali e festival musicali nelle Langhe
Non solo arte contemporanea nelle Langhe ma anche salotti culturali, incontri letterari, festival musicali. Tra la primavera e l’estate molti sono gli appuntamenti che animano le colline delle langhe. Un territorio in fermento.
Villaggio Narrante di Fontanafredda
La famosa Cantina di Fontanafredda ha dato vita ad un progetto inclusivo e allargato che ha preso il nome di Villaggio Narrante di Fontanafredda e Casa E. di Mirafiore. Una riserva bionaturale di 120 ettari nel cuore del Barolo a Serralunga d’Alba. La cantina è un vero e proprio borgo da vivere immersi nelle bellezza delle sue sinuose colline, in cui ogni angolo è uno spaccato di storia. Da qui l’idea di presentare e offrire ai propri visitatori un vero villaggio narrante, il primo d’Italia. 13 storie per ridare vita al borgo storico di 160 anni di storia, tante esperienze da immaginare, vivere e condividere.

I luoghi da vivere del Villaggio
Le visite alle cantine, il museo, un ristorante stellato e un’osteria con materie prime di stagione. Un laghetto e il suo Garden del lago, una sala in vetro per eventi. La Ghiacciaia reale, dove un tempo il re conservava le bevande e oggi custode di bottiglie preziose: l’Alta Langa Metodo classico qui riposa in affinamento sui lieviti. Una bottega del vino, le Case dei Conti Mirafiore, il primo hotel diffuso delle Langhe composto da quattro strutture. Il Bosco dei pensieri, l’ultimo bosco rimasto della Langa del Barolo, 12 ettari e oltre 40 mila varietà di piante secolari, vigneti e noccioleti. Un percorso articolato in 12 tappe che presentano una raccolta di testi della letteratura mondiale e bozzetti originali della disegnatrice tedesca Alexandra von Bassewitz. La Fondazione E. Di Mirafiore che nasce con l’obiettivo di risvegliare lo spirito critico promuovendo la crescita culturale in un ambiente ludico e piacevole. Incontri culturali con artisti, scrittori, musicisti, giornalisti, politici, uomini di cultura. Luogo di scambio, di idee e di coinvolgimento attivo della comunità. Uno spazio non solo per gli ospiti ma per il territorio.



Collisioni Festival: cultura, musica ed enogastronomia
Nato quasi per gioco nel 2009, quando un gruppo di giovani si incontra nelle librerie di Novello, nelle Langhe, e decide di organizzare la prima edizione, con soli 20mila euro di budget. Nove anni e un concerto di Bob Dylan dopo, oggi Collisioni è molto più che un festival. E’ un’esperienza culturale trasversale con concerti, conferenze di premi Nobel e spettacoli teatrali. Si rivolge ad un pubblico eterogeneo, con grande partecipazione anche di famiglie con bambini da tutta Italia, giovani under 30, pensionati, professionisti. Un appuntamento che richiama circa 100.000 persone solamente nell’arco delle tre giornate.
Per gli appassionati di arte contemporanea che intendono visitare le Langhe in giornata da Torino, il soggiorno consigliato è presso il DUPARC Contemporary Suites. Nel cuore delle Langhe, nel paese de La Morra, UVE un piccolo boutique hotel è il perfetto punto di partenza per scoprire i diversi interventi di arte contemporanea nelle Langhe.