E’ tra le isole più piccole del Golfo di Napoli, ha incantato e ispirato registi, scrittori e creativi. Si è aggiudicata l’ambita nomina di Capitale Italiana della Cultura per il 2022. Cosa vedere a Procida, l’isola delle meraviglie.
Scoprire l’isola di Procida, perla del Golfo di Napoli
Con il suo perimetro frastagliato che si estende per nove miglia, Procida fa parte delle Isole Flegree, insieme a Vivara, Ischia, e Nisida. Con Capri, che dista soli 30 km, formano tutte insieme l’Arcipelago Campano. Procida, dal fascino tipico di un borgo marinaro, con le sue case colorate che si specchiano nel mare, è famosa per aver fatto da scenografia a famosi film come il Postino e il Talento di Mr Ripley. E’ a Procida che, all’ombra dell’agrumeto nel giardino dell’allora Albergo Eldorado, Elsa Morante ebbe l’ispirazione per il romanzo Premio Strega “L’isola di Arturo”.
Ma Procida è famosa anche perché nel 1730 fu l’isolano De Jorio a scrivere il primo codice marittimo della storia. E fu un altro De Jorio a redigere il primo libro sulla mimica napoletana, scritto su fondamenti scientifici e meravigliosamente illustrato. Procida ha alle spalle la storia e davanti a sé un futuro. Gran parte del litorale di Procida è tutelato dall’area marina protetta Regno di Nettuno. Il resto dell’isola è suddiviso in nove contrade. Di seguito una lista dei luoghi imperdibili da vedere a Procida.


Cosa vedere a Procida: i luoghi imperdibili
Terra Murata
Alla fine di una ripida salita si trova l’antica fortezza dell’isola. La Terra Murata prende il nome dalle antiche mura che la proteggevano dagli assalti via mare. Nel punto più alto di Procida si trova l’antico palazzo reale che fino al 1988 è stato il carcere dell’isola e un opificio. La visita al Palazzo D’Avalos è molto suggestiva. Tra vecchi registri carcerari, divise e scarpe consunte, si cammina con la mente a quel passato, chiedendosi se la vera prigionia fosse vedere il blu del mare dalle grate e non poterlo vivere. Si possono vistare il cortile cinquecentesco, le celle, l’infermeria e gli opifici. Con la nomina di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022, il palazzo sarà oggetto di una grande ristrutturazione per trasformarlo in un polo culturale. In questo periodo è sede della mostra SprigionARTI. Poco distante merita una visita l’Abbazia di San Michele Arcangelo, patrono dell’isola. A picco a 91 metri dal mare.


La Corricella, il colorato borgo dei pescatori di Procida
Tra le cose da vedere a Procida, Marina La Corricella, detta semplicemente La Corricella è la parte più bella di Procida e la più antica. La vista delle sue case a grappolo, con i colori vividi dei suoi intonaci, la rendono il luogo più iconico dell’isola nel mondo. Nel passato pescare significava stare lontano dalle proprie famiglie per molto tempo, e poter riconoscere già da lontano la propria abitazione infondeva un senso di gioia. A La Corricella ci si dimentica del tempo che passa, guardando i pescatori che lavorano le reti, salendo e scendendo tra i suoi vicoli per spiare il mare e la vita dell’isola. Si può scegliere di partecipare ad un’escursione di pescaturismo, assaggiare una granita al limone da Felice Mare, mangiare del pesce fresco da Caracalè. Oppure inoltrarsi tra i suoi vicoli, verso Casale Vascello, un antico cortile con le tipiche case procidane. In alto il Santuario di Santa Maria delle Grazie domina la collina.













Isola di Vivara
Dalla Marina di Chiaiolella, una mezzaluna di terra collega Procida all’isola di Vivara. Un lembo di un cratere vulcanico oggi sommerso. Un tempo era tenuta di caccia dei Borbone, oggi è riserva naturale statale, facente parte dell’area Marina Protetta del Regno di Nettuno. Completamente disabitata, è di proprietà privata, pertanto è visitabile solo con visite guidate che al momento sono in fase di rinnovo contrattuale. L’escursione ti avvolge completamente nella macchia mediterranea.


La Chiaiolella
Ultima marina dell’isola, la Chiaiolella a Procida è un piccolo porto turistico, costituito da un antico cratere vulcanico ormai spento, e un borgo di pescatori. Qui si viene a passeggiare lungo il molo, ad ammirare il sole che tramonta nel fazzoletto di mare tra Ischia e Vivara e poi ci si ferma a cena in uno dei ristoranti che affacciano sul molo. Proseguendo per Via Giovanni da Procida si possono ammirare le caratteristiche case di architettura spontanea e il Santuario di San Giuseppe. Salendo per via Simone Schiano, si arriva di fronte ad un’incantevole villa in stile neoclassico, avvolta da una vegetazione rigogliosa e spontanea. Si tratta di Villa Chiaiozza, fatta costruire nell’immediato ultimo dopoguerra dal console inglese M. Wentworty Gurney.




La Penisola di Solchiaro
Solchiaro è una penisola sulla punta meridionale di Procida che regala grandi emozioni a chi decide di addentrarsi nel sentiero che la percorre. Si arriva da Chiaiolella salendo una stretta stradina, che costeggia una serie di piccole case che affacciano sulla darsena. Tra giardini a picco sul mare, ville in cui sognare di vivere per sempre, natura rigogliosa e sfacciata, si arriva a Punta Solchiaro, il promontorio più a sud di Procida. Da qui è possibile ammirare la terraferma e Terra Murata da un punto di vista unico. Questo è un posto più nascosto dell’isola da aggiungere alle cose da vedere a Procida, per assaporare il lusso del silenzio.



Marina Grande
Marina Grande è il primo incontro visivo con l’isola di Procida. E’ qui che si arriva dal mare e si rimane catturati dalle tipiche case color pastello e il meraviglioso Palazzo Montefusco, detto anche Palazzo Merlato. L’atmosfera è quella tipica di un villaggio di pescatori, e ancora oggi qui arrivano le barche che vendono il pesce fresco. Questo è anche il centro economico e sociale dell’isola.




I punti panoramici più belli di Procida
Procida nasconde degli scorci meravigliosi, un bel modo per scoprirli è quello di girarla in bici e fermarsi ogni qualvolta gli occhi condurranno lontano. Tra i punti panoramici più belli ci sono senz’altro il belvedere di Piazza dei Martiri e il Belvedere di Callìa a La Corricella, con vista sul mare, sul promontorio di Terra Murata e sull’isola di Capri. Un’altra vista mozzafiato si ha dal Belvedere Elsa Morante, panorama sulla Chiaia, sulla Corricella e su tutta la parte Sud-orientale dell’Isola. La punta di Solchiaro, da cui vedere Ischia e Capri. Infine il belvedere di Terra Murata, punto più alto dell’isola che regala una vista che spazia all’infinito.




Cosa vedere a Procida: le spiagge più belle
L’isola di Procida è un’isola vulcanica e le spiagge trasmettono il calore e l’energia tipica delle sabbia scura, i ciottoli e il mare verde con le sfumature di turchese, creano insenature naturali nascoste tra grandi scogliere. Tra le rocce fanno il nido i gabbiani e le tortore selvatiche, che sorvolano il cielo cantando melodie rassicuranti. Tra le spiagge più belle di Procida, quella del Pozzo Vecchio è divenuta celebre per essere stata il set de Il Postino di Massimo Troisi. Una mezzaluna in cui domina il silenzio e l’intimità. La spiaggia di Ciraccio dal Ciracciello è la più lunga dell’isola. Il tratto iniziale, libero dagli stabilimenti, è il più appartato e una lunga passeggiata vi condurrà fino ai due splendidi faraglioni tufacei originatesi a seguito della frana del costone roccioso. Il sole splende tutto il giorno e il maestrale regala una fresca brezza. Tra le più belle spiagge di Procida, a poca distanza dalla Marina Grande c’è anche la piccola e panoramica spiaggia della Lingua, completamente fatta di ciottoli.






Procida Capitale italiana della Cultura 2022, cosa vedere
Un riconoscimento all’alto valore del programma presentato, con oltre 44 progetti culturali per 330 giorni di programmazione, e al fascino autentico e senza tempo dell’isola, la prima ad aggiudicarsi l’ambita nomina. E potrebbe rappresentare in tal senso un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale. Nel titolo “La cultura non isola” tutto il carico di significato di un messaggio chiaro e poetico. Si legge sul sito ufficiale:
“Le rotte ci portano in un luogo, Procida. Potenza di immaginario e concretezza di visione ce la mostrano come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni naturali. Procida è aperta. Procida è l’isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale”. E qui i turisti saranno accolti come “cittadini temporanei” e gli appuntamenti non saranno un momento di riflessione per l’evoluzione del turismo.

Le sezioni del programma di Procida Capitale italiana della Cultura 2022
Sono cinque le sezioni in cui si articola il vasto programma dove i legami, la collaborazione inclusiva e la sostenibilità fanno da principi cardine. 5 sezioni declinate in verbi – Procida inventa, Procida ispira, Procida include, Procida impara, Procida innova – che comprendono progetti di valorizzazione e restituzione di spazi pubblici alla comunità, laboratori e workshop formativi su tematiche quali lo sviluppo eco sostenibile, il futuro delle giovani generazioni e la conservazione e lo sviluppo dell’identità culturale dell’isola. Tra mostre, concerti, incontri letterali, performance di danza, di arte e fotografia. Sul sito ufficiale è possibile consultare il calendario completo e in divenire.
Dove alloggiare a Procida
Si può scegliere di dormire tra le stradine del centro storico, oppure scegliere una stanza con affaccio sulla Marina di Corricella, a La Casa del Mare, palazzo storico che si trova sulla salita per Terra Murata, per godere della vista sul mare al primo risveglio, guardando le barche dei pescatori rientrare. In alternativa si può decidere di immergersi nella cultura agricola dell’isola, dormendo in un vecchio casale di famiglia, che guarda alla Terra Murata, alle distese di limoni, ai filari di Biancolella, Falanghina e Aglianico, al mare. Si può scegliere l’ospitalità di Salvatore che ha rinnovato il casale dei nonni creando il Calacala Farm&Expierence, luogo di pace e relax, dove il bianco risalta la luce, e dove la colazione ha il sapore dell’orto del papà Eduardo.

Dove mangiare a Procida e cose assolutamente da provare
Pesce fresco, spaghetti ai ricci di mare, coniglio alla procidana sono solo alcune delle ricette che la cucina di questa isola regala. I prodotti a km0 hanno un sapore e un profumo unico. Un must è l’insalata di limoni, fatta con i limoni pane, condita con olio, aglio fresco, sale peperoncino e menta. Da Mariano a Chiaiolella sul molo, una cucina di mare piena di sapore. Si può cenare sotto un romantico pergolato di limoni a La Pergola, per una cucina di terra e di pesce magistralmente preparata. Un must i ravioli di pasta fresca fatti a mano. E poi i dolci tipici del posto. Prima su tutti la famosa lingua di Procida, a forma di lingua di bue, una pasta sfoglia leggera ripiena di crema pasticciera o al limone. Si contendono il primato Il Bar del Cavaliere e il Bar Roma. Per un pasto più veloce ma pieno di gusto, prima di raggiungere la spiaggia del Postino, c’è ‘A Puteca. Antonio, che con la sua empatia accoglie chi entra con un assaggio di limone e zucchero, prepara piatti casalinghi fatti con prodotti locali e ha una provola di Agerola che diventa ricordo indelebile della vacanza.

Come ci si muove a Procida. Scoprire l’isola in sella ad una bici elettrica
Procida è un’isola piccola e le zone principali, sono facilmente raggiungibili anche a piedi. Ci si può spostare in alternativa con i bus pubblici, che, con la nomina di Procida Capitale Italiana della Cultura e nell’ambito del piano Green Traffic Free, sono gratuiti per tutti. Tramite l’app Procida Island, l’applicazione turistica ufficiale dell’isola di Procida, è possibile consultare gli orari e altre info utili.

Ma il modo più bello, sostenibile e veloce, per poter vivere l’isola in pieno e raggiungere zone più nascoste, è sicuramente la bici. Affittare una bici elettrica a Procida permette di spostarsi agevolmente tutto il giorno, da una parte all’altra dell’isola, raggiungere e percorrere salite meno accessibili.
Noleggio bici GreenGo: +393332582768 Domenico