Weekend a Chefchaouen, come arrivare nella città blu del Marocco

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Il segreto meglio custodito del Marocco è un villaggio tutto blu, nascosto tra le montagne del Rif. Dipinta in una tavolozza di affascinanti sfumature di blu, la sua antica medina rapisce ogni visitatore. Una tappa da inserire in un viaggio on the road in Marocco o una meta speciale per pochi giorni. Organizzare un weekend a Chefchaouen, alla scoperta della perla blu del Marocco, è possibile partendo da Tangeri, con un viaggio in bus di 2 ore e mezzo.

Perché visitare Chefchaouen?

  • se si ama l’atmosfera del Marocco, qui è possibile vivere una sfaccettatura diversa e autentica di questo Paese
  • perché perdersi nella medina di un blu intenso è un’esperienza che difficilmente si può provare in altri posti
  • per ammirare il tramonto sui tetti del villaggio
Tappeti sulle case di Chefchaouen la città blu del Marocco
Tetti di Chefchaouen

Dove si trova Chefchaouen

Chefchaouen si trova in una zona montuosa del nord del Marocco, ai piedi delle verdi montagne del Rif, dove si coltiva circa il 40% della marijuana del mondo. La relativa inaccessibilità mantiene Chefchaouen uno dei segreti meglio custoditi del Marocco. Per Dopo ore di tortuose strade di montagna, il paese appare come un miraggio. E’ un’area non troppo turistica, abitata prevalentemente da berberi. La stessa cittadina fino agli anni ’50 era proibita per motivi religiosi e solo i fedeli potevano visitarla. Questa sua recente vocazione turistica la si può notare da un mix di persone accoglienti ma a volte diffidenti. Se da un lato gli uomini si nascondo dietro il loro abito caratteristico, lo Djellaba, dall’altro le donne si coprono spesso il volto davanti all’obiettivo delle macchine fotografiche. Una cittadina molto autentica, sicuramente meno modaiola di Marrakech.

Perché Chefchaouen è blu?

Ci sono diverse leggende al riguardo. Alcuni dicono che sia il colore scelto dagli ebrei del posto per richiamare il blu del cielo e del paradiso, in  ricordo delle sofferenze vissute. Altri dicono che il blu sia un ottimo repellente naturale. Oppure semplicemente per l’influsso della dominazione andalusa
Nel 1471 un gruppo di esiliati andalusi, di religione musulmana ed ebraica, fondò Chefchaouen. L’influenza andalusa si rispecchia nella sua architettura fatta di case basse e vicoli stretti, così come nei suoi colori. Nel 1920 furono gli spagnoli ad occuparla facendola diventare parte del Marocco spagnolo fino all’indipendenza nel 1956. Il paese mantiene viva la tradizione: ogni anno le case in cotto vengono lavate con nuove mani di pittura.

Ritratti di Chefchaouen

Cosa vedere in un weekend a Chefchaouen

La Medina

Come tutte le città marocchine la Medina è il cuore della città vecchia, dove si svolge la vita sociale e culturale dei suoi abitanti. La medina di Chefchaouen è piccolina, è bella, tranquilla e facile da esplorare. Si trova la piazza principale Plaza Una el-Hammam con la Kasbah e la sua Moschea con una torre a base ottagonale. Nella piazza diversi ristoranti e negozi di artigianato, dove poter acquistare spezie, bellissime coperte e tappeti tessuti a mano, teiere in ottone e ceramiche colorate. Borse di pelle, saponi, profumi e olio d’argan. L’atmosfera è rilassata ed è divertente fare su e giù in cerca di particolari da fotografare. Sarà un susseguirsi di contrasti tra tegole rosse, pareti blu, tappeti colorati e panni stesi ad asciugare. Alle porte di accesso alla medina si svolge un autentico mercato

La medina di Chefchaouen la perla blu del Marocco
Mercato di Chefchaouen
Mercato di Chefchaouen
Tipici cappelli al Mercato di Chefchaouen

Visitare le Sorgenti Ras al-Maa 

La cascata di Ras El Maa si trova oltre l’estrema porta nord-orientale della medina di Chefchaouen. È qui, dove l’acqua sgorga dalla montagna, che le donne locali vengono a fare il bucato o a prendere un pò di frescura. Il suono dell’acqua e le colline verdeggianti appena oltre la parete della medina regalano un’immersione nella natura e una pace incredibile.

Donne lavano i vestiti sorgente di Ras el-ma a Chefchaouen

Il panorama dalla Moschea spagnola

Proseguendo per il sentiero si raggiunge, in circa 20 minuti, la Moschea Spagnola di Chefchaouen. Fu costruita durante il periodo di colonizzazione spagnola intorno agli anni ’20. In realtà fu presto abbandonata e oggi è la meta preferita dagli abitanti e dai turisti per ammirare un’affascinante tramonto sulla cittadina blu. Un punto panoramico eccezionale.

Tramonto alla Moschea Spagnola Chefchaouen
Tramonto alla Moschea Spagnola Chefchaouen

Consigli utili su come arrivare a Chefchaouen

Per organizzare un weekend a Chefchaouen, si deve volare fino a Tangeri. Il biglietto del bus per Chefchaouen si può acquistare su http://www.ctm.ma, l’ottima compagnia di bus del Marocco. Il costo del biglietto è di circa 3,70 euro a/r.  

Dove dormire a Chefchaouen

Soggiornare nella Medina di Chefchaouen, scegliendo una struttura con terrazza, per vivere appieno la magia dei tetti di questa cittadina, come ad esempio Dar Sababa.

Terrazze di Chefchaouen

Il gusto in tavola

Nella piazza principale ci sono molti ristoranti. Beldi Bab Ssour è frequentato dai locali. I must da provare: il formaggio di capra con marmellata di datteri, olive nere, tajine di pollo con le prugne e il loro buonissimo pane.

Il Marocco è un paese meraviglioso che sa unire il vecchio con il nuovo, con una grande freschezza. Passare un magico weekend a Chefchaouen è un’esperienza da fare una volta nella vita.

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