Olafur Eliasson in Val Senales, Our Glacial Perspectives

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“Un tempo i ghiacciai mi sembravano immobili ed eterni. Oggi il loro cambiamento mi sconvolge. Conosco le montagne dell’Islanda, dove sono cresciuto. Questo progetto mi ha reso più sensibile alla tematica e ora che è concluso, mi sembra di essere rinato”. Olafur Eliasson in Val Senales

In Val Senales l’artista danese-islandese Olafur Eliasson ha realizzato sulla cresta del ghiacciaio Grawand, un’installazione permanente e pubblica che invita i visitatori a riflettere sui cambiamenti climatici.

Quota 3212 m, circondati dalle vette ghiacciate dell’Ortles e del Cevedale con l’orizzonte che spazia fino all’Adamello, al Palla Bianca e all’Altissima. Il monte Grawand, fra le Alpi Venoste in Alto Adige. Uno dei ghiacciai dove una volta si sciava tutto l’anno.

Grawand

Our Glacial Perspectives, l’opera

L’opera di Olafur Eliasson a Grawand si snoda lungo un breve percorso, un sentiero in cresta lungo 410 metri. Una serie di portali a forma di arco si susseguono uno dopo l’altro. La distanza rispecchia lo spazio temporale fra le cinque ere glaciali

Olafur Eliasson in Val Senales

Alla fine del cammino si giunge verso il punto focale dell’installazione. Un’enorme sfera di vetro e acciaio del diametro di circa 7 metri, raggiungibile attraverso una breve scala geometrica. La sfera è costruita con una serie di anelli inseriti a distanze regolari che dividono l’anno in intervalli di tempo uguali. Riflettendo così i solstizi e gli equinozi. I cerchi ruotano ogni 15 minuti seguendo il movimento apparente del sole, permettendo allo spettatore di determinare l’ora e il giorno grazie alla posizione momentanea del sole.

Olafur Eliasson in Val Senales

I pannelli di vetro azzurri della sfera seguono la scala del cianometro, una scala inventata nel diciannovesimo secolo che permette di misurare il grado di blu nel cielo. Filtrando e riflettendo luce e radiazioni solari si crea così una mini-atmosfera: un microclima colorato che rende ancora più suggestiva la vista: lo spettacolo astronomico sul ciglio del monte Grawand.

Olafur Eliasson, l’artista

Per metà danese e per metà islandese, Olafur Eliasson vive e lavora tra Berlino e Copenhagen. A Berlino ha fondato lo Studio Olafur Eliasson, composto da circa 100 architetti, artigiani, storici dell’arte, programmatori, archivisti, programmatori, cuochi, ecc. Un team che lo assiste nella progettazione e nella realizzazione delle sue opere sperimentali

Al centro della sperimentazione di Olafur nella sua arte troviamo i fenomeni naturali, indagati nella loro essenza e in relazione alla vita umana. Così come la ricerca continua sulla percezione e sul movimento, in relazione allo spazio che ci circonda. L’idea è quella di cercare di rendere tangibili e comprensibili le leggi fisiche dell’Universo. 

Uso gli elementi naturali in vari modi, e il clima mi interessa molto. In particolare cerco un modo per rendere la questione climatica tangibile. Sappiamo tutti che il problema esiste ma non agiamo di conseguenza. Perché allora esiste ancora questa discrepanza? Questo discorso vale anche per me. 

Nelle originali installazioni di Eliasson lo spettatore diventa consapevole dei propri sensi, delle persone intorno e del mondo al di là. Diverse sono le famose installazioni site specific sia in ambienti chiusi come i musei che in luoghi pubblici. 

Famoso il suo sole splendente, The weather project, allestito nella Turbine Hall della Tate Modern che ha attirato più di due milioni di persone nel 2003, che ha preceduto una sua grande personale allestita nel 2018 dal titolo In Real Life. Ancora con Ice Watch 2018 pezzi di ghiaccio dalla Groenlandia sono arrivati fino a Londra. Questa mostra offre un’altra esperienza indimenticabile per i visitatori di tutte le età.

Come visitare l’opera di Olafur Eliasson in Val Senales

Per visitare l’opera si deve raggiungere la stazione a valle delle Funivie di Maso Corto in Val Senales. Da qui parte la funivia per Grawand che lascia presso l’omonimo hotel & restaurant, il più alto di Europa. Dall’hotel parte direttamente il sentiero.

L’opera è visitabile da soli, il percorso da percorrere è semplice, trattandosi di un ghiacciaio e alta montagna, specie in inverno, si deve essere attrezzati con scarpe e abbigliamento adatto.

Da Merano, proseguire fino a Naturno seguendo la strada statale 38 del Passo dello Stelvio. A questo punto prendere la diramazione a destra che porterà in Val Senales e proseguire fino alla testata della valle.

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