In una Napoli contemporanea, città innovativa e in evoluzione, sorge un luogo speciale dove viaggiatori, artisti, e anime curiose, incrociano le proprie storie, tessono relazioni e coltivano la creatività. SuperOtium è l’art hotel di Napoli che unisce l’ospitalità con un programma di residenze per artisti e creativi, che vogliono lasciarsi suggestionare ed ispirare dalla città.


Napoli, una nuova rinascita culturale
Negli ultimi anni Napoli è stata ed è teatro di una rinascita culturale, giovane e contemporanea. Un modello virtuoso di coabitazione tra antico e moderno, tra passato e futuro. Crocevia di culture diverse, per la sua posizione nel mediterraneo, Napoli è da sempre una città in continuo divenire. Con le sue mille sfaccettature, le sue mille stratificazioni, architettoniche, storiche e sociali. Ma con una forte e chiara identità, che la fa viva e vera, e mai patinata, anche quando la sua sfacciata bellezza la trasforma in attrazione turistica. In questo contesto oggi i linguaggi popolari si relazionano con il contemporaneo. Le storie di chi ha lasciato la città si intrecciano con chi è tornato, con chi non se ne è mai andato, con chi è di passaggio. SuperOtium, come art hotel di Napoli, vuole restituire la ricchezza culturale e l’innovazione di questa città, oltre le immagine stereotipate.

SuperOtium, l’art hotel di Napoli dove coltivare la creatività
Sperimentare l’ozio creativo
L’ozio nella società industriale è visto con un’accezione negativa del termine, uno spazio di pigrizia, un momento di non produttività. Eppure per gli antichi romani era tutt’altra cosa. Il termine otium infatti non indicava “il dolce far niente”, ma era quel momento libero dagli impegni civili e politici, nel quale gli uomini potevano aprirsi alla dimensione creativa. Il sociologo Domenico De Masi indaga da anni il concetto di “ozio creativo”. L’ozio infatti è una risorsa che può diventare preziosa, che ci permette di analizzare le cose da nuove prospettive, in modo tale da trovare idee e intuizioni inattese.
L’avvento della società post industriale, e soprattutto questi ultimi due anni, ci hanno insegnato la necessità di trovare un punto di incontro tra lavoro, tempo libero e qualità della vita. La tecnologia e l’innovazione ci hanno aperto nuove possibilità di lavorare e di cambiare le nostre abitudini. Coltivare e allenare la nostra creatività è la strada per creare nuove possibilità di futuro.

La filosofia di SuperOtium
Il SuperOtium di Napoli, è stato creato proprio con questa filosofia dai suoi fondatori. Nicola Ciancio – autore e curatore di progetti culturali e direttore creativo di eventi – e Vincenzo Falcione – project manager in ambito Ecologia e Ambiente – hanno dato vita al progetto nel 2017. Uno spazio ibrido, un art hotel, ma anche una residenza per creativi. Uno spazio per il co-working, un agorà greca in cui ospiti e cittadini possono partecipare alle numerose attività culturali ed eventi che vengono organizzati in struttura. Ad ospitarlo, un grande appartamento ottocentesco che si affaccia sulle sale del Museo Archeologico di Napoli.
Una ricca programmazione con lo scopo di offrire nuovi punti di vista su Napoli, per ammirarla con occhi diversi, attribuendo nuovi significati a quello che ci circonda. E’ così che il viaggio regala questa possibilità e gli incontri tra i viaggiatori diventano lo strumento per condividere, dialogare, arricchirsi reciprocamente, nell’atto di pensare. Il verbo latino cogito, penso, etimologicamente significa “agitare insieme”. Ecco il SuperOtium è il posto dove agitare insieme curiosità, idee e sensibilità. “Super” (andare oltre) e “Otium” (tempo della creatività).
Inoltre grazie al network del SuperOtium è possibile partecipare ad attività ed esperienze speciali, come una visita guidata alla scoperta dell’arte contemporanea a Napoli, grazie alla costruzione di una rete di itinerari che guidano il visitatore presso insoliti luoghi della città legati alla vita e all’immaginario di numerosi e importanti artisti che vi operano.
Il progetto architettonico e gli spazi
SuperOtium si propone come un luogo dove poter praticare l’ozio creativo, e lo stesso progetto di restauro è stato sviluppato pensando a spazi ibridi, in cui la dimensione privata potesse confondersi con quella pubblica. Spazi comuni ariosi, ma con angoli più riservati, mai chiusi. L’appartamento si estende su un’ampia superficie divisa in sei stanze da letto, l’artist room, una grande sala comune, con una cucina ad isola e diversi ambienti modulari. Gli ospiti abitano i diversi spazi, come fosse una casa. Ed è abitandola che si possono lasciar ispirare dall’arte delle opere, in vendita, che i diversi artisti in residenza lasciano di volta in volta. O ancora dalla ricca biblioteca di libri d’arte e design, cataloghi, per conoscere di più su chi ha “creato” in questi luoghi. Segni tangibili di chi, seppur di passaggio, ha lasciato un pò di sé.




La grande sala con la sua cucina a vista chiama alla socialità, fare colazione la mattina è un rituale di condivisione. Un momento utile per consigli e suggerimenti per i migliori eventi ed esperienze in città. Si respira un’aria familiare, ma dove la famiglia è allargata a tutti i viaggiatori. Divani e poltrone, tavoli e sedie, chiamano al relax, allo studio, all’ozio creativo. La luce che filtra dalle grandi finestre, con vista sulle sale del Museo Archeologico di Napoli, crea un unicum tra la storia all’esterno e il nuovo fermento che nasce all’interno di SuperOtium.




Il design di SuperOtium
Gli interni portano la firma di Hypereden, collettivo di architetti, designer e allestitori che sono stati anche i protagonisti della prima residenza d’arte ospitata. Permeabilità e connessioni sono i concetti che hanno guidato il lavoro di recupero e di progettazione. Soluzioni visive e spaziali per far dialogare gli ospiti con la città e gli ospiti tra di loro. Le separazioni sono leggere e mobili, gli arredi minimalisti. Le piante rendono vivi gli spazi, donando la sensazione di essere a casa ma altrove. Un alto soffitto in legno originale, pavimenti in maiolica o legno duro, una grande attenzione al dettaglio.


Le stanze
Anche nelle stanze è stato seguito il concept della permeabilità, attraverso aperture nelle pareti interne, dove l’uso della luce crea un gioco di connessioni tra gli ambienti. I colori richiamano quelli dell’esterno ma nella palette neutra, verde, arancione, grigio e blu. L’arredamento è “aperto”, arioso, semplice. Appendiabiti a vista, mobili d’epoca si mescolano a lampade da tavolo di Santa & Cole, editor globale indipendente di prodotti di design. I tessuti morbidi, utilizzati per le pensiline e i paraventi, richiamano i motivi dei mosaici pompeiani conservati nel Museo Archeologico. Sei camere da letto e per chi è fortunato lo studio-room dedicato alle residenze d’artsita.









Le residenze e gli eventi culturali
Se oggi SuperOtium, art hotel di Napoli, è diventato un punto di riferimento internazionale per viaggiatori, curatori, creativi, artisti, scrittori e amanti della cultura, il merito è del ricco programma di residenze e il calendario di eventi culturali. In particolare nel periodo da ottobre ad aprile. Le residenze sono curate direttamente da SuperOtium o in partnership con altre realtà culturali e si concludono con una mostra, un talk e/o uno studio visit.
Alcune residenze ed eventi
Kensuke Koike, Simona Da Pozzo, Blase, Emilija Škarnulitė, Gianluca Panareo, Isotta Bellomunno. Paz Ortúzar, Sevana Holst, Nuvola Ravera, Massimo Uberti, Giovanna Silva, sono alcuni degli artisti in residenza in questi anni. Fare rete con associazioni, istituzioni, enti, musei, gallerie e scuole di formazione. Creare un network culturale. E’ così che nascono le residenze con gli studenti dello IED, le collaborazioni con l’Istituto Cervantes, il Made in Cloister, Il Goethe Institute. Il SuperOtium è diventato anche il quartier generale della prima edizione di EDIT Napoli, la prima fiera di design editoriale a Napoli, ospitando in residenza, Khaled El Mays, designer Libanese. Ancora gli “incontri SENSazionALI”, ciclo di incontri organizzati in collaborazione con il duo di artisti Bianco-Valente per far incontrare i professionisti culturali, attraverso una modalità di incontro informale.

View from the Museum
Tra i prossimi progetti in cantiere, la presentazione del Festival Volcanic Attitude e il lancio della prima edizione di Views from the Museum, un programma di residenze d’artista per la realizzazione di interventi negli spazi interni e/o esterni di SuperOtium visibili da uno o più punti del MANN. Il prossimo autunno/inverno arriverò da SuperOtium il progetto di residenza itinerante Grand Tour en Italie, ideato e curato da Susanna Ravelli e Michela Eremita, per riflettere sui temi del viaggio e della migrazione.
SuperOtium art hotel di Napoli “è un luogo che vive della relazione con le persone che lo abitano e di quella con gli altri spazi presenti in città. È un progetto sul prendersi cura delle persone, delle idee e della città”. E’ un luogo di ospitalità legato all’arte e alla cultura. E’ il perfetto rifugio per amanti e creativi in visita a Napoli, una porta d’accesso alla Napoli creativa e contemporanea.
Articolo realizzato in collaborazione con SuperOtium