La decadenza piena di fascino di una casa storica abbandonata, ruba il cuore di un ingegnere di Madrid che qui vede una nuova prospettiva di vita. Nasce così la Casa de Los Naranjos, hotel emblematico a Lanzarote, nel cuore di Haría. Tra il profumo degli aranci secolari, i rigogliosi palmeti e le suggestioni di un passato che vive in ogni angolo della casa, oggi boutique hotel.

Haría, magnetismo rasserenante e armonioso
Ad Haría, il tempo sembra essersi fermato, si vive come in un’eterna primavera. Al risveglio, la luce del mattino riscalda le montagne che la circondando, con il suo punto più alto al Risco de Famara. Entra in punta di piedi nelle case, riscalda i corpi, accarezza i volti. A segnare l’inizio di una nuova giornata. Il vento, suona la sua migliore melodia, risveglia le alte e snelle palme, esemplari autoctone di Phoenix canariensis. Haría è conosciuta come la valle delle mille palme, per la tradizione secolare di piantare una palma per ogni nuovo nascituro. E’ caratterizzata da un microclima unico, che la rende un’oasi ricca di numerose specie endemiche uniche al mondo. Caratterizzata dal rispetto della tradizione e del suo ambiente rurale, sinonimo di sostenibilità e cura per l’ambiente. Non a caso César Manrique, l’artista e paesaggista che ha plasmato l’isola di Lanzarote, scelse Haría per la sua vecchiaia, dove ritrovò la tranquillità e il contatto con la natura. Poco distante dalla sua casa, sorge La Casa de Los Naranjos.
“Harìa vanta un magnetismo rasserenante e armonioso”
César Manrique


La storia di un innamoramento
Haría è una scoperta continua, bisogna perdersi nelle sue vie, fermarsi a parlare con i suoi abitanti, per respirare l’autenticità del momento. E questa è la storia di José Antonio García, ingegnere di Zamora, che mentre passeggia nella valle delle mille palme, rimane folgorato da una casa in quasi totale rovina. Un misto tra decadentismo e romanticismo. José già immagina la grande facciata bianca e verde illuminata dal sole, sente il profumo degli aranci, che diventano richiamo per una nuova vita. Ed è così che si lascia trasportare completamente da questo innamoramento. Non appena rientra a Madrid, dove vive, fissa un appuntamento con il consiglio comunale e i dipartimenti del turismo e del patrimonio del Cabildo de Lanzarote. Vola a Lanzarote la settimana dopo per discutere la fattibilità del progetto e nel giro di pochi giorni acquista la sua nuova casa, donandole una nuova vita.



La Casa de Los Naranjos, hotel emblematico a Lanzarote
Una casa di 200 anni che prende il nome dai 30 alberi da frutto del meraviglioso giardino che precede la maestosa ed elegante facciata, alberi che José ha curato e salvato in parte, e ripiantato per l’altra. Questa casa è appartenuta sempre alla stessa famiglia fino all’arrivo di José. Una storia importante, qui è custodita infatti la più antica biblioteca di Lanzarote. E José ha voluto che questa storia vivesse ancora nell’edificio, in ogni suo angolo, attraverso un restauro conservativo ed evolutivo. Lo stesso concetto di “casa” è nell’accoglienza e nell’esperienza di soggiorno proposta, raffinata ma molto amichevole. Nasce così la Casa de Los Naranjos a Lanzarote, uno degli hotel più accoglienti e speciali dell’isola, che proprio grazie al suo restauro conservativo, ottiene la classificazione ufficiale da parte del Governo delle Isole Canarie come “Hotel Emblematico”.



Il restauro de La Casa de Los Naranjos
Il lavoro di restauro è stato importante, i soffitti in legno erano cedevoli, le pareti in pietra si erano incrinate e il legno era marcito. Ma questa decadenza non nascondeva la bellezza dell’edificio, il fascino e la magia dell’architettura. Una bellezza sfrontata, da recuperare per riportarla in tutto il suo splendore. Il primo intervento è stato di consolidamento dell’edificio, il secondo è stato il vero progetto di trasformazione in hotel.
Il concept del progetto di restauro
Nel progetto di trasformazione sono stati mantenuti gli elementi originali, la disposizione degli spazi, le forme, i materiali, con lo scopo di mantenere il valore storico dell’edificio, che gli è valso il riconoscimento di Hotel Emblematico di Lanzarote. Il legno è stato recuperato per nuovi usi, come le vecchie travi che sono diventate pavimento. Il suono del parquet ad ogni passo rimanda ad un’epoca passata, mentre si è avvolti dal fascino di vivere qui per qualche giorno. Diversi mobili della casa originale sono stati conservati, anche se la maggior parte è stata acquistata da antiquari di Madrid. Pezzi classici di legno realizzati in Europa che ben si sposano con l’architettura e il design dell’hotel. Racconti di storie che si intrecciano in un unico filo narrativo. Quadri e vecchie foto d’epoca adornano i corridoi, come se aspettassero da sempre viaggiatori curiosi di conoscere le loro storie.






Gli ambienti della Casa
Il patio
Il patio è il cuore della casa. Attraverso le sette grandi finestre la luce illumina l’interno dell’edificio. Il patio serve anche a ricevere l’acqua piovana dal tetto e custodisce un tesoro, al di sotto si trova un bellissimo spazio fatto da grandi archi in pietra che un tempo costituiva riserva d’acqua della casa per l’autoconsumo, tipico delle case di Lanzarote.


Le camere
Lungo il perimetro del patio sono disposte le camere sui due piani. Tutte di grande impatto, romantiche e con un bagno pronto ad infondere un relax profondo, dopo un trekking, una giornata tra le onde o in giro alla scoperta delle meravigliose opere di Manrique. La filosofia del luogo è chiara, l’eleganza di altri tempi anche. La cura dei dettagli, il profumo, gli intarsi del legno degli armadi. Le finestre da cui ammirare il verde dei cactus, delle piante grasse, la terra rossa.








Il soggiorno
Il soggiorno è stato mantenuto come era in origine ed occupa uno spazio importante della casa. Un vecchio pianoforte, riviste d’epoca, un salottino dell’800, una collezione di libri ancora intatta. Qui si inizia la giornata con una ricercata colazione alla carta, tra torte, marmellate fatte in casa, e muffin salati, mentre grandi finestre fanno filtrare la luce di un nuovo giorno. Ed è qui che viene servita una romantica cena a lume di candela. Uno spazio poliedrico, senza tempo e pieno di intimo calore. Alla guida del ristorante lo chef José Carbonell, che spazia dalla terra al mare, seguendo la stagionalità dei prodotti.




La biblioteca e la terrazza
Il luogo più incredibile della casa è la biblioteca al piano superiore. E’ stata la prima sull’isola per molto tempo. Sono ancora ben conservati e catalogati molti volumi del XIX secolo, che trattano diverse discipline. Vecchi mappamondi e una macchina da scrivere rimandano alla mente tempi lontani, amicizie epistolari, notti di studio e ricerche. Chissà che qui un domani non venga scritto, da un giovane romanziere, un racconto ambientato in questa isola, o poesie d’amore e di resistenza. Le finestre affacciano sulla grande terrazza dove poter ammirare i colori del tramonto, aspettare l’alba, pregare le alte montagne o guardare le stelle.










Le esperienze proposte da La Casa de Los Naranjos
José ha pensato a tutto affinché l’ospite possa vivere intensamente la sua esperienza a Lanzarote. L’esplorazione dell’isola in barca a vela, per navigare le acque delle Isole Canarie con il vento vivo, degustazioni di vini e la magia di una notte stellata. Una gita a La Graciosa, l’unica isola abitata dell’arcipelago Chinijo, con strade sterrate da percorrere a piedi o in bici, le sue casette bianche e azzurre e la sua spiaggia de Las Conchas, natura pura. Un’immersione nella regione vinicola di La Geria e i suoi vigneti, con la guida di enologi esperti. Lanzarote offre tantissime sfaccettature e meraviglie, José, che si è innamorato di questa isola, vuole trasferire ai sui ospiti con queste esperienze e i suoi preziosi consigli, tutta la umana meraviglia che c’è. Scopri i luoghi da non perdere in un viaggio a Lanzarote in questa guida, tra arte, natura e slow life.
Articolo realizzato in collaborazione con La Casa de Los Naranjos. Vai al sito per prenotare direttamente il tuo soggiorno.